Ecco qualche foto e pensiero di quella che è stata la nostra scuola durante questo periodo di crisi.
• La scuola è fatta di bambini
Questo periodo di insegnamento online ci ha permesso di riflettere sui nostri metodi di
insegnamento e ci ha confermato quanto sia importante diversificare le attività pedagogiche e gli approcci alle lezioni. Alcuni dei nostri alunni più estroversi in classe si sono trovati spiazzati durante le lezioni online. Al contrario, gli alunni più timidi e meno attivi a scuola si sentono a loro agio con lo schermo come ‘mediatore’, sorprendendo tutti noi insegnanti e forse anche loro stessi. Questo ci dimostra non ci può essere un solo metodo di insegnamento o di verifica ma che, anche quando torneremo alla normalità, dovremo riflettere su come ogni insegnante debba adattarsi alle necessità di ogni bambino.
• La scuola è educazione, non solo istruzione
La scuola non è solo voti, esami e compiti. Nel corso di questa crisi abbiamo scoperto che essere insegnanti significa fare del proprio meglio per essere presenti per gli studenti, e cercare di dare la possibilità a tutti i bambini e ragazzi di coltivare le loro relazioni con noi e con i loro compagni. È necessario talvolta creare momenti di condivisione con gli studenti. Chiedendo ai più piccoli di mostrare la loro camera o il loro oggetto preferito, e ai più grandi di condividere le loro opinioni, riflessioni ed emozioni. Abbiamo confermato che l’insegnamento non si tratta solo di trasmettere contenuti, ma piuttosto di creare relazioni e di dare ai nostri alunni gli strumenti per imparare in autonomia, trovando nella difficoltà un’occasione per crescere.
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